La storia del Maglev più rapido mai realizzato: quando la tecnologia ferroviaria supera i 600 km/h, segnando un primato mondiale su rotaia.
La corsa verso la velocità ha sempre affascinato l’uomo, e quando si parla di treni, il cuore inizia a battere più forte. Pensare a locomotive sfreccianti a velocità incredibili evoca un brivido: quale sarebbe il treno più veloce del mondo? Forse immagini una freccia d’acciaio silenziosa, oppure un prototipo futuristico sospeso sul binario. Quel che è certo è che la risposta supera ogni immaginazione, fonde tecnologia estrema e audacia.

Nel panorama ferroviario attuale, i treni a levitazione magnetica – i celebri Maglev – dominano la scena quando si tratta di velocità pura. In Cina, il CRRC 600, un prototipo progettato per viaggiare fino a 600 km/h, promette di ridefinire il concetto stesso della mobilità su rotaia. E poi c’è lo Shanghai Maglev, già operativo commercialmente, capace di raggiungere nel servizio quotidiano picchi fino a 431 km/h, un record tangibile che sorprende chiunque salga a bordo.
Quando la tecnologia supera i sogni
Se i Maglev segnano il passo, è ancora il Giappone a detenere il primato assoluto in fatto di velocità… ma in modalità sperimentale. Lo Shinkansen Serie L0, un Maglev superconduttore, ha raggiunto i 603 km/h durante un test nel 2015, stabilendo il record mondiale su rotaia. Pensare che un treno possa viaggiare più veloce di molte automobili sulle autostrade è già di per sé incredibile – ma superare i 600 km/h è una frontiera che sembrava riservata al mondo della fantascienza.

Il titolo di “treno più veloce del mondo” va dunque al Maglev giapponese, lo Shinkansen Serie L0: un concentrato di tecnologia, sospinto da magneti superconduttori, che ha raggiunto i 603 km/h in condizioni controllate ma reali su binario. Solo un’intuizione straordinaria, affiancata da anni di ricerca e sviluppo, ha permesso di trasformare un sogno futuristico in un dato di fatto, segnando un punto di riferimento per tutti i progetti ferroviari ad alta velocità futuri.