Un viaggio in moto, un temporale improvviso e un fulmine maledetto: la vicenda riaccende l’allarme sulla strada killer.
La Statale 275, nel cuore del Salento, torna sotto i riflettori per un fatto tragico che riapre un tema noto: la pericolosità di quel tratto tra Maglie e Santa Maria di Leuca. Nella tarda mattinata, un turista romano di 42 anni ha perso la vita mentre percorreva la 275 in sella alla sua moto.

Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe perso il controllo dopo essere stato colpito da un fulmine, finendo fuori strada tra Surano e Nociglia. In zona, nel frattempo, era in corso un peggioramento meteo con rovesci e temporali in evoluzione pomeridiana, tanto che la Protezione civile aveva attivato un’allerta gialla per piogge, anche moderate. I soccorritori del 118 sono arrivati subito, insieme ai carabinieri per i rilievi, ma non c’è stato nulla da fare.
Statale 275, tanti incidenti e rischio meteo
Quel nastro d’asfalto è critico da anni: troppi sinistri, troppi segnali di allarme rimasti inascoltati. L’episodio odierno, legato a un fulmine in un contesto di temporali annunciati, mette insieme due livelli di rischio: le condizioni meteo avverse e l’esposizione di una strada già problematica. Non è un caso se proprio lì, vicino al punto dell’uscita di strada, c’è una lapide che ricorda un precedente con dinamica simile.

Si attende da tempo l’ampliamento della 275: i lavori sbloccati dovrebbero migliorare la sicurezza, ridurre i punti critici e abbassare il tasso di incidentalità. È una promessa che conta, perché lungo quell’asse si concentra un traffico misto, con flussi turistici e locali, e un tracciato che non perdona distrazioni o condizioni estreme. L’episodio di oggi ne è la prova più dura.
C’è anche un tema di consapevolezza: con allerta gialla attiva e temporali in formazione, serve prudenza massima, soprattutto su due ruote. Sull’asfalto bagnato, con visibilità ridotta e fenomeni improvvisi, ogni margine si assottiglia. E se il rischio è “anomalo” come una scarica elettrica, l’unica vera difesa è evitare l’esposizione: fermarsi in sicurezza, attendere il passaggio del fronte, ripartire solo quando la situazione migliora.
La 275 chiede interventi strutturali e una guida più accorta, informata dalle condizioni meteo. L’obiettivo è spezzare la catena di eventi che trasformano un viaggio in tragedia. La cronaca di oggi, con un motociclista in vacanza che non è più tornato, impone di fare presto. Perché una strada di collegamento non può restare sinonimo di pericolo. E perché ogni lapide lungo la corsia racconta quanto tempo è già stato perso.