Mercedes, decisione storica in arrivo: nessuno lo avrebbe mai immaginato

Una mossa che ribalta le abitudini: Mercedes e BMW, rivali storiche, pronte a incrociare i destini in modo completamente inaspettato

Ne parlano come di una rivalità senza tregua, eppure l’industria impone scelte spiazzanti: ridurre i costi, razionalizzare piattaforme, diluire i tempi dell’elettrico totale. In questo quadro prende forma l’ipotesi più inattesa: propulsori BMW a quattro cilindri montati su future Mercedes, con un’alleanza che non si ferma al motore ma può includere trasmissioni e interi sistemi ibridi, mild e plug-in.

Mercedes, decisione storica
Mercedes, decisione storica (Wikipedia) tvbiketreviso.it

L’orizzonte temporale è vicino: debutto possibile nel 2027 e annuncio entro fine 2025, segno che il dossier è gestito ai massimi livelli. La cornice è nota: la transizione elettrica procede, ma più lentamente del previsto; intanto i costruttori ricalibrano piani e investimenti per restare efficienti sulle cilindrate piccole senza disperdere risorse.

Motori ibridi BMW su Mercedes

L’idea è semplice e dirompente: adottare i quattro cilindri benzina BMW per le Mercedes d’ingresso, concentrando lo sviluppo interno sulle unità a 6 e 8 cilindri e tagliando la spesa in ricerca e sviluppo sui segmenti meno redditizi. In parallelo, BMW valorizzerebbe capacità produttive disponibili, con lo stabilimento di Steyr pronto ad assorbire volumi aggiuntivi; sul tavolo c’è anche un impianto congiunto negli Stati Uniti per ridurre dazi e condividere i costi in un mercato chiave.

Mercedes, decisione storica
Motori ibridi BMW su Mercedes (Wikipedia) tvbiketreviso.it

La collaborazione prevede anche possibili sinergie su trasmissioni e powertrain elettrificati completi, coerenti con l’evoluzione di gamme compatte e medie. In prospettiva, un partner europeo semplificherebbe a Mercedes la gestione dei mercati extraeuropei, Nord America incluso.

Il candidato naturale, nel catalogo BMW, è il 2.0 turbo quattro cilindri della famiglia B48, apprezzato per modularità e compatibilità con architetture longitudinali e trasversali.

Il suo impiego faciliterebbe integrazioni elettrificate di vario livello: dall’ibrido leggero al plug-in, fino a possibili ruoli da range extender in applicazioni specifiche. A beneficiarne sarebbero le Mercedes di fascia inferiore: CLA, GLA, GLB e GLC, dove contano l’equilibrio tra efficienza, prestazioni e costi.

L’operazione, oltre a rinviare l’uscita del termico nelle cilindrate piccole, allineerebbe la gamma a una domanda che non ha abbandonato benzina e ibridi, mentre i piani full electric vengono dilatati. Non sarebbe un inedito in casa Mercedes. Nel 2017, la joint venture con l’Alleanza Renault-Nissan introdusse il 1.3 turbo benzina su Classe A e Classe B.

Più di recente, un accordo con Geely ha portato il 1.5 turbo sulla CLA mild hybrid. Oggi però lo scenario è diverso: un partner europeo come BMW snellisce sinergie industriali e logistiche e agevola le varianti ibride su scala globale. L’alleanza fotograferebbe meglio il presente: elettrificazione sì, ma con realismo sui tempi, seguendo la domanda effettiva.

In sintesi, la possibile fornitura di propulsori BMW consentirebbe a Mercedes di focalizzarsi sulle aree a maggior valore, mentre l’Elica monetizzerebbe know-how e capacità produttiva non saturata. Una convergenza pragmatica, figlia dei tempi: meno ideologia, più numeri, nell’attesa di una transizione elettrica che avanza al passo del mercato.

Gestione cookie