Un quarto modello entra in gamma: un SUV medio tra Junior e Tonale, pensato per rilanciare vendite e immagine del Biscione.
Nel segmento che più cresce in Europa, Alfa Romeo prepara un SUV lungo circa 4,3-4,4 metri per colmare lo spazio fra la compatta Junior e la Tonale, con l’obiettivo dichiarato di alzare i volumi e parlare a un pubblico giovane, digitale e sensibile alla sostenibilità senza sacrificare il piacere di guida tipico del marchio milanese.
Il contesto lo impone: nel 2024 le immatricolazioni globali si sono fermate intorno a 62.000 unità e serve una scossa di prodotto per tornare competitivi là dove domanda e margini si incontrano. In Stellantis il progetto avrebbe già ottenuto il via libera, con la chiara missione di fare da ponte tra tradizione e innovazione, inserendosi in una strategia di rinnovamento più ampia che coinvolge anche le future evoluzioni di Stelvio e Giulia.
Il riferimento stilistico più citato è l’Opel Manta SUV coupé visto a Monaco 2023: 4,37 metri, linea pulita e postura sportiva, un canovaccio possibile dentro la sinergia di gruppo che favorisce contaminazioni utili a tempi e costi di sviluppo. La scelta non è casuale: condividere idee e componenti permette di arrivare sul mercato con un prodotto internazionale, contemporaneo e coerente con il Dna Alfa.
L’annuncio potrebbe arrivare insieme all’insediamento del nuovo CEO di Stellantis, Filosa, atteso a gennaio 2026, momento in cui il piano modelli avrebbe più spazio per essere spiegato nel dettaglio, compresi i capitoli su Stelvio e Giulia di prossima generazione.
Qui la concorrenza è tosta: nel mirino c’è la Audi Q3, riferimento per qualità percepita, tecnologia a bordo e completezza di gamma, quindi la risposta dovrà tenere insieme guidabilità, contenuti digitali, ADAS e propulsioni efficienti.
Sul fronte motori, la direzione porta verso versioni ibride plug-in e full electric, coerenti con la strategia green di Stellantis e con normative che spingono alle emissioni ridotte. L’ obiettivo è offrire alternative reali sia a chi ricarica a casa sia a chi preferisce l’ibrido per flessibilità, mantenendo una risposta brillante e una messa a punto che rispetti il Dna dinamico della Casa.
Le dimensioni lo piazzano nel cuore del mercato: 4,3-4,4 metri significano abitabilità equilibrata e maneggevolezza urbana, con un posteriore che strizza l’occhio agli appassionati delle forme coupé. Il messaggio è semplice: praticità quotidiana e carattere, con una firma estetica immediatamente riconoscibile.
In sintesi, questo SUV medio non è un riempitivo ma il tassello che può cambiare passo: copre il vuoto tra Junior e Tonale, riaccende le vendite e aggiorna l’immagine del marchio su design, tecnologia e sostenibilità. Se la tabella di marcia sarà rispettata, potrebbe diventare la svolta attesa, riportando Alfa nel vivo della partita europea.[
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