Diffeti strutturali, seccature, problemi. C’è una soluzione: rilanciati gli incentivi per la sicurezza a quattro ruote.
L’estate sulle strade non è solo calda e a volte stancante, ma porta con sé qualcosa di insolito. Sui pannelli autostradali scorrono messaggi che invitano chi guida a controllare la propria auto, a pensare alla sicurezza prima di tutto, soprattutto se la vettura monta ancora i famigerati airbag Takata, che tanti problemi hanno creato.

Un segnale per chi è in viaggio, che è meglio non ignorare perché può fare la differenza tra il partire tranquilli o ritrovarsi coinvolti in una situazione rischiosa. La Francia ha deciso di muoversi per la sicurezza e non si ferma agli annunci.
Avvisi, incentivi e procedure di richiamo
La novità, in primo luogo, riguarda le modalità di comunicazione. Oltre al sito ufficiale del costruttore, ci sono i cartelli autostradali a ricordare, soprattutto durante le vacanze estive, il pericolo degli airbag datati.

Prima di partire, meglio verificare se la propria auto rientra tra quelle da controllare anche perché la procedura per la sostituzione non richiede grandi sforzi né tempi lunghi, ma il ritmo delle operazioni resta inferiore alle aspettative.
In Francia si registrano più casi rispetto all’Italia, dove comunque il fenomeno Takata non è mancato all’appello. Nel nostro Paese il numero di vetture coinvolte è più basso, ma anche qui le associazioni dei consumatori hanno promosso class action e il Tribunale di Torino ha dato il via libera ai risarcimenti.
Il richiamo denominato “stop drive” ha una regola decisamente easy: finché l’airbag non viene sostituito, la macchina deve restare ferma. È un provvedimento serio, che da un lato rimborsa ma mira anche a tutelare chi rischia a causa di un airbag malfunzionante. È sicuramente un primo passo, ma la strada verso la soluzione completa è ancora lunga e richiede uno sforzo collettivo.
Tutto ruota attorno a un concetto, che gli automobilisti apprezza: non aspettare. A poco valgono, infatti, soluzioni perfette ma che nel frattempo fanno circolare vetture datate o difettose, comunque potenzialmente pericolose per chi le guida e per gli altri.
Quello a cui la Francia richiama gli automobilisti è responsabilità e sollecitudine. Da un lato il paese ci mette i soldi, dall’altro chi beneficia degli incentivi si deve muovere senza perdere tempo. Non è solo un avviso, insomma; è una chiamata all’azione per mettere in sicurezza la propria vettura, senza complicazioni né attese inutili. Così gli automobilisti, avvisati e incentivati, diventano protagonisti della propria sicurezza.