Crisi Stellantis, intervengono i sindacati: duro colpo per tutti

Tanti lavoratori perderanno soldi e lavoro per colpa di Stellantis: la situazione è molto critica e sono intervenuti addirittura i sindacati

Un altro duro colpo per i lavoratori del gruppo Stellantis, che devono far fronte a non poche problematiche. In tanti, infatti, rischiano di perdere il lavoro e, soprattutto, rischiano di perdere tantissimi soldi rispetto al contratto che avevano originariamente pattuito. I sindacati stanno agendo per limitare i danni, ma la situazione è complicata. Si può cercare di mettere una toppa, ma il buco rimane. Ci sono poche richieste di veicoli prodotti in Italia e Stellantis è in crisi, così deve tagliare sui dipendenti.

Il nuovo accordo con i sindacati prevede che venga esteso per altri cinque mesi il programma con orario di lavoro ridotto per i dipendenti dello stabilimento di Mirafiori, che vive un momento delicato. Tutto è entreto in vigore con settembre e avrà effetto, dunque, fino al 31 gennaio 2026. Secondo quanto dice Reuters, l’accordo potrebbe riguardare tanti stabilimenti italiani. Un caso simile, infatti, si è verificato già nello stabilimento di Termoli: l’obiettivo è mantenere la flessibilità produttiva, senza avere perdite.

I lavoratori che sono coinvolti in questo processo subiranno anche una riduzione dello stipendio, almeno temporanea. Un sacrificio che, però, sarebbe necessario per mantenere almeno il posto di lavoro e permettere all’azienda di non licenziare tutti.

Stellantis, il programma per Mirafiori in futuro

L’azienda ha spiegato che la decisione è arrivata nell’ambito di una strategia più ampia, volta a combattere il calo delle vendite e  per rilanciare l’impianto torinese. Un tempo, infatti, era uno dei poli più importanti d’Europa, ma adesso non è più così. La crisi ha colpito tutti e in particolare nel settore automobilistico in Italia ci sono minimi storici. Mai negli ultimi 70 anni c’erano stati dati così negativi. Per questo Stellantis punta sui nuovi modelli e su nuove strategie di rilancio.

Per dare linfa allo stabilimento, Stellantis ha già annunciato che a novembre 2025 partirà la produzione della nuova Fiat 500 ibrida, un modello importantissimo per il rilancio di Mirafiori e per rilanciare anche Fiat nel segmento delle utilitarie. Tuttavia, secondo Gianni Mannori, rappresentante della Fiom-CGIL, questo non basta: secondo lui, infatti, serve l’assegnazione di un nuovo modello per assicurare un posto di lavoro agli operai.

In ogni caso, per ora l’accordo tra Stellantis e i sindacati è un passo importante per non far rischiare nessuno dei dipendenti. Lo stabilimento Mirafiori per il momento resiste, ma bisogna rilanciarlo. La sfida è ancora aperta: il successo dipende dalle capacità di lanciare nuovi modelli che piacciano alle persone e rispondano alla domanda di mercato.