Un nome storico torna in scena: due posti, elettrica, design firmato in Europa e lancio già fissato. Tutto ruota attorno alla nuova citycar, che è anche un pezzo di storia.
La notizia circolava da mesi, ora prende forma: Smart conferma l’arrivo della nuova #2, una due posti a batteria concepita per raccogliere l’eredità della ForTwo e riportare nel traffico cittadino un’idea di mobilità compatta, facile da parcheggiare.
Il debutto globale è atteso a fine 2026, con l’Europa in prima fila, segno di una strategia mirata ai centri urbani dove un’auto corta e scattante ha ancora molto senso. La #2 si inserirà accanto a #1, #3 e alla futura #5, così da presidiare anche il segmento A con un modello dedicato a chi vive ogni giorno tra Ztl, strisce blu e vie strette.
Il progetto nasce per aggiornare un’icona senza snaturarla, puntando su agilità, efficienza e semplicità d’uso, gli stessi ingredienti che hanno reso celebre la due posti originale. Stile e impostazione tecnica seguono una linea familiare, firmata da Mercedes-Benz, con l’obiettivo di reinterpretare il mito in chiave elettrica e contemporanea.
La #2 sarà costruita in Cina e si trova nella fase finale di sviluppo: la scelta industriale rispecchia l’impostazione attuale del marchio, mentre il design porta la firma del team Mercedes-Benz, in continuità con il linguaggio che ha lanciato Smart alle origini e con l’intento di rinforzare il legame con la ForTwo. L’auto nasce per le metropoli europee, da Roma a Parigi passando per Londra, dove dimensioni ridotte e raggio di sterzata contenuto fanno la differenza nel quotidiano.
Segmento A, due posti, 100% elettrica. La sostanza è quella che ha segnato quasi trent’anni di storia Smart, ora tradotta con soluzioni aggiornate alla mobilità a batteria, con l’obiettivo di tenere bassi i consumi energetici e di portare in dote una tecnologia “giusta”, non ridondante.
Smart punta a tornare protagonista proprio laddove è nata, con un modello che parla a chi vuole un mezzo corto, leggero nella fruizione, immediato nel quotidiano. Il tutto incastrato in una gamma che, tra #1, #3 e la futura #5, copre esigenze diverse ma convergenti su elettrificazione e taglia urbana.
Ll’appuntamento è fissato alla fine del 2026; l’Europa farà da palcoscenico principale. Chi ha apprezzato la formula originale riconoscerà subito proporzioni e missione, con un frontale pulito, superfici semplici e un abitacolo a due posti pensato per muoversi e parcheggiare dove gli altri faticano.
Tornare nel cuore delle città con una citycar essenziale e a zero emissioni, capace di rilanciare un’icona senza tradirla. Questo è il progetto Smart, e le premesse del successo ci sono tuttw.
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